Partenze 2019 per l’Albania:
Crocevia di Antichi Popoli – In viaggio con l’Archeologa
Venerdì 14 Giugno
Venerdì 16 Settembre
DURATA: 10 giorni/ 9 notti
ISCRIZIONI: entro 30 gg. dalla partenza
PUNTI FORTI:
Con montagne selvagge che si specchiano nell’azzurro dell’Adriatico, l’Albania è il punto d’incontro tra Oriente ed Occidente, transito e collegamento per le diverse civiltà che si sono succedute nel tempo.
Abitato sin dal primo millennio a.C., il Paese deve la sua storia travagliata proprio al fatto di essere terra di passaggio, aperta sul mare, sempre tesa verso l’autonomia e la libertà ma anche oggetto delle mire espansionistiche degli stati vicini.
Visiteremo quindi luoghi che hanno visto il passaggio degli Illiri, dei Greci, dei Romani, dei Bizantini, degli Ottomani… senza dimenticare di volgere lo sguardo alle bellezze naturalistiche dell’Albania.
Di origine albanese, dopo la laurea in Archeologia Cristiana e il diploma in Teologia consegue nel 2009 il dottorato di ricerca in Archeologia Classica presso l’Università degli Studi di Padova. È cultore della materia in Archeologia delle Province Romane presso l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali. Durante gli anni di studio ha ottenuto varie borse di studio da enti pubblici e privati. Ha partecipato e continua la collaborazione in alcune campagne di scavo e attività di ricerca sia in Italia, sia in Albania. Dal 2005 è coordinatrice dei rapporti Italia – Albania tra l’Università di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali, ed Enti Archeologici e Università albanesi. I principali ambiti di ricerca della studiosa sono le metodologie di scavo, le tecniche e i motivi delle decorazioni pavimentali, la vita quotidiana e gli scambi economici e culturali tra le sponde dell’Adriatico e nel Mediterraneo dall’età classica all’epoca della Serenissima. La dott.ssa Omari si interessa, inoltre, di Turismo Culturale e di strategie di valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali. Ha partecipato a vari convegni nazionali ed internazionali ed è autrice e co-autrice di pubblicazioni in inglese, albanese e italiano a livello nazionale ed internazionale. Nel campo didattico è stato collaboratore scientifico di alcune tesi di laurea e con l’Associazione Arc.A.Dia promuove la cultura del territorio presso le scuole di primo e secondo grado di Padova e Provincia. Per conto del Comune di Padova ha collaborato col Museo Eremitani e ha svolto lezioni di archeologia presso l’Università della Terza Età. Dal 2007 coordina la presenza dell’Albania nella Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum (Sa) e organizza percorsi culturali in Albania e in Italia proprio per far conoscere la storia che ci accomuna.
GIORNO 1 – Venerdì
Italia – Volo – Tirana (Albania)
Arrivo a Tirana, capitale dell’Albania, con volo dall’Italia nel corso del pomeriggio. Trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
GIORNO 2 – Sabato
Tirana – Kruja – Durazzo – Ardenica – Fier
Dopo la prima colazione, partenza per Kruja, città che diede i natali all’eroe nazionale Skanderbej, e che nel XV sec. egli utilizzò come suo quartier generale durante i 25 anni in cui riuscì a tener testa alle invasioni turche. Visita del Castello e del Museo Storico di Skanderbej, del Museo Etnografico e del Bazar della città. Pranzo e partenza per Durazzo. Città fondata nel VII sec a.C. dai coloni provenienti da Corinto, con il nome di Epidamnos, probabilmente era un insediamento indigeno preesistente. Venne conquistata dai Romani nel 229 a.C. e prese quindi il nome di Dyrrachium. Cicerone la definì “admirabilis urbs” e rimase un’importante centro anche sotto l’Impero d’Oriente, i Normanni, i Crociati, i Veneziani e gli Ottomani. Si visiteranno l’Anfiteatro Romano, le mura bizantine con la torre veneziana, il Macellum e il Museo Archeologico. Nel tardo pomeriggio partenza per Fier, con sosta per visitare il monastero medievale di Ardenica. Arrivo a Fier, cena e pernottamento.
GIORNO 3 – Domenica
Fier – Apollonia – Byllis – Vlora (Valona)
Dopo colazione, partenza per il sito archeologico di Apollonia. Situata su un pianoro sulla collina di Pojani, non lontana dal mare e ad esso collegata dal corso del fiume Aous (oggi Vjosa), fu fondata da Corciresi e Corinzi nel 588 a.C. e fu da subito un importante centro grazie alla sua posizione strategica. Divenne alleata di Roma nel 229 a.C. dopo averne chiesto l’aiuto. Qui lo stesso Ottaviano frequentò la scuola di retorica e ricevette la notizia dell’assassinio di Cesare. Pranzo e partenza per Byllis, sito abitato fin dall’epoca preistorica, grazie alla favorevole posizione su un’altura di circa 400 m sulla pianura circostante. La città, fondata probabilmente nel IV sec. a.C. nel territorio dominato dagli Illiri di re Bardhyl (o Bardhullis, 393-359 a.C.), divenne in seguito colonia romana. Numerose sono a Byllis le testimonianze materiali della città di questo periodo, dell’assetto urbano e delle abitazioni. Troviamo anche testimonianze della fase tardo antica e di alcune basiliche paleocristiane le quali conservano ancora dei mosaici in situ. Al termine delle visite, partenza per Valona. Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 4 – Lunedì
Vlora (Valona) – Saranda
Dopo la colazione, breve visita del Museo dell’Indipendenza di Valona e della Moschea. Partenza lungo la via panoramica verso Saranda, con diverse soste per le visite, che però saranno soggette a variazioni, a seconda dei siti che ci potranno aprire nonostante il lunedì di chiusura. Le visite possibili saranno: Orikum, sito la cui esistenza è testimoniata già dal IV sec. a.C., usato dai Romani nel III sec. a.C. come approdo durante le guerre con gli Illiri e i Macedoni; Passo di Llogara, luogo panoramico a 1.072 m. di altitudine, con vista mozzafiato sul mare, immerso nel Parco Nazionale omonimo, dove foreste e varie specie di animali selvatici sono protette dal 1966; Himara (l’antica Chimaira), città sul mare fondata dalla tribù epirota dei Caoni; Porto Palermo, insenatura naturale dalla posizione particolarmente favorevole e per questo utilizzata come porto fin dall’antichità. Una penisoletta rocciosa al centro della baia ospita il castello costruito da Alì Pascia di Telepena. Proseguimento per Saranda. Nel corso della sua lunga storia questa città variò più volte il nome. In origine si sviluppò come porto per la città di Phoinike e vide il passaggio anche dei Romani, degli Ostrogoti, dei Bizantini e poi degli Ottomani. Su una collina alle spalle della città si trovano i resti della Basilica dei Quaranta Martiri di Sebaste, la cui fondazione si può datare, in base ad alcuni resti ceramici, tra la fine del V e l’inizio del VI sec. d.C.
Pernottamento e cena in hotel.
GIORNO 5 – Martedì
Saranda – Butrinto – Vrina – Chiesa di Mezopotam
Dopo la prima colazione, partenza per il sito di Butrinto. L’intera mattinata sarà dedicata alla visita di questo importantissimo e ricchissimo sito, posto in una straordinaria posizione strategica, di fronte all’attuale isola di Corfù, un tempo chiamata Corcira e in posizione di controllo del passaggio tra il mare e il lago interno di Butrinto. Dopo il pranzo, si passerà il canale di Vivari e si visiterà dall’esterno il castello triangolare e la piana di Vrina, poi si proseguirà per la Chiesa e il Monastero di Mezopotam, costruzione del XIII secolo. Rientro a Saranda, cena e pernottamento.
GIORNO 6 – Mercoledì
Saranda – Phoinike – Occhio Azzurro – Gjirokastra
Dopo la colazione, partenza in direzione di Gjirokastra.
Lungo la strada, sosta per la visita del sito di Phoinike, situata su un pianoro sulla sommità di una collina, a quasi 300 m s.l.m. Benché abitato fin dalla preistoria, le maggiori testimonianze appartengono all’età ellenistica, romana e tardo-antica. La zona pubblica si trovava nella parte più elevata dell’Acropoli (dove si trovano i resti di un thesaurus e di una basilica paleocristiana), recintata da imponenti mura difensive, probabilmente di età ellenistica, mentre sul pendio sud si è individuato un quartiere abitativo. Appoggiato al pendio ovest c’è invece un teatro greco costruito nel III sec. a.C.
Proseguimento, con sosta al Parco Naturalistico di Occhio Azzurro e poi arrivo a Gjirokastra per il pranzo.
Dopo pranzo, visita al centro storico della città di Gjirokastra, fondata nel IV sec. d.C. con materiale di reimpiego dalla vicina città romana di Hadrianopolis. Dopo il dominio bizantino, vide le incursioni di Visigoti, Unni, Ostrogoti e Normanni. In seguito, dopo un breve governo veneziano, nel 1460 cadde sotto il dominio dei Turchi e subì il forte influsso della loro cultura, visibile anche nelle costruzioni e nelle decorazioni. Il suo imponente castello, costruito intorno al 1100 d.C. domina la vallata e oggi ospita il Museo delle Armi. Cena e pernottamento in una antica ottomana trasformata in albergo (se disponibile).
GIORNO 7 – Giovedì
Gjirokastra – Antigonea – Berat
Dopo la prima colazione, partenza per la visita del sito di Antigonea. Fondata da Pirro, Re dell’Epiro, sul principio del III sec. a.C, in onore della moglie Antigone, figlia di Tolomeo d’Egitto e di Berenice, ebbe vita piuttosto breve, dal momento che, schieratasi dalla parte dei Macedoni di Filippo V durante le guerre contro i Romani, fu rasa al suolo e data alle fiamme dal condottiero romano Lucio Emilio Paolo nel 167 a.C. insieme ad altre 70 città epirote. Continuazione per Berat e sosta per il pranzo durante il tragitto. Arrivo a Berat nel pomeriggio. I primi insediamenti nella zona di Berat risalgono addirittura all’età del Bronzo e un primo centro protourbano, fortificato, è da riferire al VII-V sec a.C. Sorse in un luogo strategico, appoggiato ad un rilievo sulle sponde del fiume Osum. Venne denominata anticamente Antipatreia e in seguito, dai Romani, Oppidum Albanorum e fu importante centro anche in epoca tardo-antica e bizantina, quando sulla collina venne costruita una fortezza con imponenti mura di cinta e torri. In seguito alternò epoche di fortuna con altre di distruzione, fino a rinascere nel secolo scorso con il patrocinio dell’Unesco. Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 8 – Venerdì
Berat – Tirana
Dopo la prima colazione, partenza per Tirana, dove si arriverà nel corso della mattinata. In antichità probabilmente faceva parte del territorio di pertinenza di Dyrrachium, come sembrerebbe dagli scarsi ritrovamenti riferibili all’epoca greca e romana. In epoca bizantina alcuni castelli vennero costruiti sulle colline circostanti a difesa della città, mentre solo più tardi, in epoca ottomana, il centro si ingrandì con la costruzione di nuovi edifici e il rifacimento del castello. In epoca recente, dopo la sua proclamazione a capitale nel 1920, si trasformò in una città più moderna, con una fisionomia più definita. Visita al Museo Archeologico e pranzo. Nel pomeriggio si proseguiranno le visite nella città e al Museo Storico Nazionale. Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 9 – Sabato
Tirana – Scutari – Tirana
Dopo la prima colazione, partenza alla volta di Scutari. Dopo una breve passeggiata a piedi (è comunque possibile prendere dei taxi fino alla cima), visita al castello Rosafa, che sembra abbia avuto una prima fondazione addirittura in epoca illirica e vene poi ricostruita al tempo dei veneziani e dei turchi. Dopo una passeggiata nelle vie del centro storico, con la visita alla Chiesa dei Francescani, pausa per il pranzo e in seguito partenza per Lezha per la visita del castello e della tomba del famoso patriota e condottiero Skanderbej, che nel XV sec. guidò la resistenza all’avanzata dei turchi. Nel tardo pomeriggio rientro a Tirana per la cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 10 – Domenica
Tirana (Albania) – Italia
Colazione e tempo libero a disposizione, se l’orario del volo di ritorno lo permette. Partenza per l’aeroporto di Tirana, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza sul volo diretto in Italia.