Un tour intenso per scoprire la capitale armena e il nord del paese. A contatto con la popolazione locale, alla scoperta della cultura, delle tradizioni, della cucina e degli antichi luoghi religiosi sparsi per tutto il territorio. Monasteri, chiese cristiane, templi, ma anche paesaggi maestosi e piccoli villaggi autentici.
DURATA :
9 giorni / 7 notti
PUNTI FORTI :
GIORNO 1
Italia – Volo – Yerevan
Arrivo in aeroporto in tempo utile, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per l’Armenia.
GIORNO 2
Yerevan
Arrivo ed accoglienza all’aeroporto internazionale Zvartnots di Yerevan. Trasferimento in albergo, check-in e tempo a disposizione per riposo. Si inizia la giornata con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: il maestoso edificio del Teatro Nazionale di Opera e Balletto, la scalinata monumentale Cascade, carica di fascino elegante ed arte moderna, la Piazza della Repubblica, considerata il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc. Si procede con la sosta panoramica presso l’ enorme statua di Madre Armenia e la visita al Matenadaran, museo di manoscritti antichi ‘’Mashtots’’ (Mashtots è il cognome del creatore dell’ alfabeto armeno con cui è stato denominato il museo), patrimonio dell’umanità UNESCO. Dopo il pranzo in ristorante si visita il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato alle vittime del Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi agli inizi del XX secolo. Serata e cena libera. Pernottamento in hotel.
GIORNO 3
Yerevan -Edjmiatsin – Zvartnots – Khor Virap – Yerevan
Prima colazione in albergo. Oggi si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia con la cattedrale omonima che è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome della cattedrale è dovuta alla visione di San Gregorio l’Illuminatore in cui Gesù Cristo discese dal cielo e mostrò il luogo dove dovrebbe essere costruita la prima chiesa cristiana (letteralmente ‘’Edjmiatsin’’ si traduce ‘’l’Unigenito è disceso’’). Possibilità di assistere alla messa domenicale nella madre chiesa di Edjmiatsin. Si effettueranno inoltre le visite alla splendida chiesa di Santa Hripsime risalente al VII secolo (dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana) ed ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito dell’ UNESCO, affascinante per la sua architettura imponente e le incisioni a forma di foglie di vite, melograno, acanto, ecc. Pranzo in locale tipico. Si prosegue il viaggio spostandosi nella regione di Ararat adagiata ai piedi del monte biblico su quale si posò l’arca di Noè dopo il diluvio universale. Ammirando il bel paesaggio di vigneti e campi coltivati, dominato dall’imponente mole dell’ Ararat, si giunge il monastero di Khor Virap (IV-XVII secoli). Khor Virap si traduce letteralmente ‘’pozzo profondo’’ indicando il luogo dove, secondo le fonti storiche, venne imprigionato per ben tredici anni San Gregorio l’Illuminatore a causa della sua proclamazione del Vangelo di Cristo. Dal promontorio dove sorge il monastero si gode una splendida veduta sul monte Ararat, geograficamente in Turchia ma culturalmente e simbolicamente terra armena. Rientro a Yerevan, cena libera e pernottamento in hotel.
GIORNO 4
Yerevan – Sevan – Dilijan – Vanadzor
Prima colazione in albergo e check-out. Ci rechiamo in direzione della regione di Ghegharquniq (nella parte est dell’Armenia) dove si estende la meraviglia dell’Armenia, il lago di Sevan, tanto grande da sembrare un mare. Sulla penisola del lago (a quasi 2000 metri di altitudine) sorge il monastero di Sevanavanq noto anche con il nome ‘’Mariamascen’’ (che in armeno significa ‘’costruito da Mariam). Nell’ 874, sopra le rovine del monastero preesistente, la principessa Mariam fece costruire un complesso di tre chiese, celle per i monaci e una fortezza protettiva (in memoria del marito morto prematuramente). Attualmente dell’ affascinante complesso sono conservate solo le due chiese gemelle, le rovine del gavit (il nartece che anticipa l’ingresso della chiesa) e le antiche celle dei monaci. Dalla terrazza panoramica della collina si può ammirare inoltre la residenza presidenziale e quella riservata ai poeti e scrittori (nell’epoca sovietica). Si prosegue per la regione di Tavush dove avremo una breve sosta nella via turistica Sharamberian, parte storica di Dilijan definita ‘’piccola Svizzera del Caucaso’’, caratterizzata da verdi boschi di conifere, aria fresca e pulita, vie acciottolate e case vecchie di pietra con balconi in legno intarsiato, che conferiscono alla città davvero un’atmosfera alpina. Visiteremo inoltre il monastero di Haghartsin, ubicato nel parco nazionale di Dilijan, completamente nascosto nel verde smeraldo della foresta, datato tra il X e il XIII secolo. Pranzo da una famiglia a Dilijan con il master-class di un piatto tipico della cucina armena tradizionale. Lasciando Dilijan si attraversano le strade circondate dalle betulle. Sono i piccoli villaggi dei Molocani, popolazione di origine russa con un antico credo cristiano, stabilitasi quasi due secoli fa in Armenia. Dopo altri chilometri di montagne e villaggi compare la città di Vanadzor, situata proprio all’imboccatura della gola del fiume Debed. La città fu completamente ricostruita dal governo sovietico (negli anni 50) e trasformata in un gran centro dell’ industria metallurgica e chimica di cui oggi rimane solo una enorme area produttiva abbandonata (attualmente è il terzo centro del paese dopo la capitale Yerevan e la città di Gyumri). A Vanadzor avremo un incontro con il maestro che crea i famosi ‘’khachqar’’ (croci incise su pietra), rappresentanti un importante simbolo identitario per tutta l’Armenia. Nello studio polveroso vedremo come si anima la pietra e nelle mani dell’ artista diventa un vero merletto di tufo irripetibile. E, sicuramente, non ci mancherà una gita piacevole per la città con la sosta alla fontana ‘’Ttu jur’’ nota per l’acqua minerale di sapore aspro, dotata di proprietà curative. Cena e pernottamento a Vanadzor.
GIORNO 5
Vanadzor – Alaverdi – Akhtala – Haghpat – Odzun – Vanadzor
Prima colazione e partenza verso il nord dell’ Armenia, la regione di Lori, confinante con la Georgia. Lungo il percorso ci fermeremo ad Alaverdi presso l’antico ponte di Sanahin (XII secolo) costruito sul fiume Debed sotto il patrocinio della regina Tamara. Superando la gola pittoresca del Debed arriveremo alla chiesa fortificata di Akhtala che sorge su un luogo strategico dal punto di vista della difesa contro le pressioni del passato. I numerosi affreschi originali del medioevo rendono la chiesa particolarmente suggestiva ed affascinante. Un’altro complesso importante in questa area nordica è il monastero di Haghpat, patrimonio dell’ Unesco e modello perfetto per apprezzare l’architettura armena religiosa. Entrare nel complesso monastico di Haghpat, immerso in uno scenario paesaggistico, significa toccare il centro spirituale e culturale più importante dell’ Armenia medievale. Si raggiunge l’antico villaggio di Odzun per visitare la basilica abbaziale del VI secolo, dedicata alla Santa Madre di Dio. Di particolare interesse è il monumento funebre accanto alla chiesa, rappresentato con una iconografia eccezionale a partire da motivi floreali e geometrici alle figure di santi e personaggi del Cristianesimo. Rientro a Vanadzor dove si terrà la cena ed il pernottamento.
GIORNO 6
Vanadzor – Gyumri – Marmashen – Gyumri
Dopo la prima colazione, check-out e partenza per la regione di Shirak (confinante con la Turchia), situata lungo il fiume Akhuryan, nella parte nord-occidentale dell’Armenia. Si raggiunge la città di Gyumri (chiamata originariamente Kumayri, successivamente anche Alessandropoli sotto il dominio zarista e Leninakan sotto il dominio sovietico) le cui origini risalgono al 5000 a. C. Attualmente Gyumri si considera la seconda città della Repubblica d’Armenia dopo la capitale Yerevan. Una tappa interessante per fare la prima conoscenza con la città sarà il Museo Etnografico che già da sé sorge in uno degli edifici più belli di Gyumri. Si prosegue con la visita al monastero di Marmashen (X-XI secolo), uno dei capolavori dell’architettura classica armena medievale, collocato nella gola del fiume Akhuryan, a 12 km di distanza da Gyumri. I colori delle pietre, le soluzioni architettoniche ed i ricchi ornamenti di stile raffinato, conferiscono al monastero un aspetto molto signorile. Rientro a Gyumri, pranzo. Una visita sorprendente sarà la scoperta delle opere d’arte in tela di ragnatela nel piccolo museo di Andranik Avetisyan che meritò il premio ‘’talente nuovo e mente più creativa’’ durante l’esposizione internazionale ‘’I pittori del mondo’’ svolta nel 2017 a Cannes. Nel pomeriggio si effettua una piacevole passeggiata nel centro storico della città che partirà dalla Piazza di Vardanants su cui si affacciano il Municipio, il cinema ‘’Hoktember’’ (letteralmente ‘’Ottobre’’), la chiesa di ‘’Yot Verq’’ (la chiesa di ‘’Sette Piaghe’’) e quella di ‘’Surb Amenaprkich’’ (la chiesa di ‘’San Redentore’’). Sistemazione in albergo a Gyumri. Cena libera e pernottamento.
GIORNO 7
Gyumri – Mastara – Talin – Dashtadem – Yerevan
Prima colazione e check-out. Si trasferisce nella regione di Aragatsotn, distesa sulle pendici del monte Aragats, l’apice più alto dell’ Armenia attuale (4095 m.). Inizieremo con la visita della meravigliosa chiesa dedicata a San Giovanni Battista (VI-VII secoli) nel villaggio di Mastara. La chiesa è stata ideata, progettata e costruita tenendo presente il fattore della misticità dell’illuminazione e la magnificenza degli affreschi in modo da ottenere un’ opera d’arte perfetta in tutti i suoi dettagli interni. All’ interno, si conserva inoltre una cantoria in legno costruita nei primi anni del XX secolo dai Franchi (Armeni cattolici della città di Gyumri). La seconda meraviglia sarà la cattedrale di Talin (regione di Aragatsotn), anch’essa datando al VII secolo, oggi è completamente abbandonata e in rovina, ma incredibilmente maestosa ed impressionante. Si prosegue con la visita alla fortezza di Dashtadem (X-XIII secoli), la residenza estiva dei principi Kamsarakan (ristrutturata recentemente). Pranzo da una famiglia nelle vicinanze di Talin. Rientro a Yerevan dove ci aspetta una visita sorprendente al museo del ‘’Soviet Club’’. Alle consuete visite dei musei classici viene a sostituire un formato diverso che permette ad ogni visitatore di avere contatto immediato con tutti gli oggetti in esposizione. Sembra che la ricca collezione del museo, raccolta da tutte le ex repubbliche sovietiche, giri la ruota del tempo e ci trasferisca nell’ ambiente storico tra passato e presente. Cena libera e pernottamento a Yerevan.
GIORNO 8
Yerevan – Garni – Geghard – Yerevan
Colazione in hotel e partenza verso la regione di Kotayk. Sulla strada visiteremo l’Arco di Ciarents, il promontorio dove il grande poeta armeno Yeghishe Ciarents amava venire a contemplare il monte Ararat che si svela in tutto il suo splendore da questo piccolo arco eretto in sua memoria. Visita del “tempio del sole” di Garni (III secolo a.C.), gioiello dell’architettura armena precristiana, l’unico monumento che appartiene alla cultura ellenistica e si conservò dopo la cristianizzazione del paese. La zona intorno a Garni fu abitata sin dal neolitico e gli archeologi vi trovarono iscrizioni cuneiformi urartee risalenti all’VIII secolo a.C. Dal tempio si gode della magnifica veduta della gola in fondo alla quale scorre il Fiume Azat. Ai lati noterete formazioni basaltiche a “canna d’organo” che vengono chiamate “Sinfonia delle Pietre”. Successivamente visiteremo il monastero di Ghegard, chiamato con il nome della lancia che trafisse il corpo di Cristo, e ubicato in un profondo canyon molto spettacolare: per metà costruito e metà scavato nella roccia. Pranzo con gli abitanti nel villaggio di Garni assistendo alla preparazione del lavash, pane nazionale che viene cotto nel forno tradizionale dalle donne del villaggio. Serata di congedo al ristorante con musica folcloristica. Rientro a Yerevan e pernottamento all’hotel Ani Plaza o similare. Pensione completa.
GIORNO 9
Yerevan – volo – Italia
Partenza per l’aeroporto per il volo di rientro in Italia. Fine dei nostri servizi.