GIORNO 1
Italia – volo – N’djamena
Partenza dall’Italia. Scalo e proseguimento per N’djamena. All’arrivo a N’djamena incontro con il personale locale e trasferimento in hotel.e pernottamento. ( con Ethiopian Airlines ed Egypt Air partenza la sera del giorno prima e arrivo a N’djamena intorno alle 12 e giornata libera e pasti liberi.
GIORNI 2- 3 -4
N’djamena – Massaguet – Mongo – Abechè – Kalait
Partenza per Mongo. Attraversiamo la splendida e vivissima regione del Guerà, costellata dai suoi picchi granitici e sede di alcuni dei mercati più importanti del Chad. Sosta nel villaggio di Abtouyour, dominato dall’omonimo picco granitico, conosciuto come la montagna degli avvoltoi. Il panorama è veramente spettacolare. Il territorio inizia a cambiare percorrendo la pista verso nord. Dal savana si passa al deserto. Arriviamo a Abechè. Abéché è la quarta città più grande del Ciad e il capoluogo della regione di Ouaddaï. Fu un antico centro preislamico all’incrocio di strade carovaniere, per secoli è stata un fiorente mercato di schiavi. Dal 1850 la città era capitale del Regno di Ouaddai fino alla colonizzazione francese. A quel tempo, era la più grande città del Ciad con 28.000 abitanti, ma le epidemie ridussero la popolazione a 6000 (1919). Oggi, la città è conosciuta per l’importante mercato di prodotti agricoli (cotone) e del bestiame (ovini, cammelli). Proseguimento su pista fino ad arrivare a Kalait, villaggio sorto in seguito al trasferimento degli abitanti dal vicino centro di Oum Chalouba, diventato una base militare.
GIORNO 5 – 6 – 7
Ennedi
Siamo in una regione ormai desertica, abitata dalle popolazioni nomadi Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Ci addentriamo in questo massiccio seguendo la direzione del oued Archei, gigantesco letto di fiume verdeggiante con direzione idrografica Nord-Est Sud-Ovest, costeggiato e delimitato da una magnifica serie di formazioni tassiliane arenacee, che assumono forme stravaganti di pinnacoli, castelli e cattedrali lambiti da sinuose lingue di sabbia. Il massiccio dell’Ennedi è un immenso altopiano di arenaria di circa 1000 m di altezza formatosi tra i 500 e i 300 mioni di anni fa. Si estende per circa 60.000 kmq (l’estensione della Svizzera). L’oued, che si snoda per una trentina di chilometri, termina in un grande anfiteatro roccioso e verdeggiante da cui iniziano le vere e proprie gole che conducono alla guelta, punto d’acqua permanente dove i nomadi Tebu e Bideyat portano le proprie mandrie ad abbeverarsi. La gola e la guelta sono un vero e proprio monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Fulcro di vita, la millenaria guelta è l’incredibile sede degli ultimi esemplari viventi di coccodrilli sahariani, testimonianza di epoche remote e possibilità davvero unica di poter ammirare gli ultimi testimoni dell’antica fauna sahariana.. Ultime visite ad Archei e proseguimento per l’imponente Arco di Aloba. Il paesaggio è veramente spettacolare in quest’area remota. Da Bachikele il panorama che si apre ai vostri occhi racconta di quanto questa terra sia unica e irripetibile. Partenza per il massiccio di Tokou e il pozzo omonimo, per raggiungere poi il poi il campo dell’Elefante cosiddetto per il caratteristico arco. Trai torri e pinnacoli raggiungiamo Terkei, fantastico luogo di castelli, torri e archi di roccia che fanno da riparo ad uno dei siti di pitture rupestri più importanti di questa regione, denominato “dei cavalli in corsa”
GIORNI 8 – 9 – 10 -11
Fada – Mourdi – Demi – Teguedei – Ounianga
Proseguimento per Fada. Questo caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco (argilla con leganti vegetali battuta e essiccata) che circondano il vecchio forte coloniale francese è contenuto in un’oasi verdeggiante di palme da dattero, con un piccolo mercato e abitato principalmente dai Tubu del clan Gaeda. La sua importanza come sede di sottoprefettura, il suo forte coloniale con una nutrita guarnigione militare e sentinelle armate che sorvegliano la piazza principale, fanno si che sia severamente proibito fotografare; tutto ciò a vantaggio di una maggior possibilità di poter avvicinare e scambiare qualche parola in francese con queste popolazioni solitamente molto schive. L’oasi è di una rara bellezza, qui il tempo sembra veramente essersi fermato, la civiltà che noi conosciamo è lontana anni luce da questo posto. Fada fu occupata per sette anni dall’esercito libico nel momento in cui invadeva il Tchad settentrionale; successivamente la Francia aiutò la sua ex colonia a cacciare gli invasori. Si stima che l’esercito libico nella sua ritirata abbia abbandonato circa il valore di un miliardo di dollari in attrezzature militari. E’ quindi facile imbattersi nelle lamiere contorte e carbonizzate di carri armati e veicoli lanciamissili; sparse nel deserto granate di artiglieria, elmetti dei soldati, tettucci di auto e camion, mentre migliaia e migliaia di bossoli di mitragliatori sbucano fra le sabbie. Partenza verso nord. Entriamo nella depressione di Mourdi, un’immensa lingua di sabbia che divide l’Ennedi dai rilievi degli Erdi, ricca di reperti neolitici molto raffinati, a testimonianza della presenza di insediamenti continuativi e numerosi. Le pitture rupestri e i resti sono veramente unici nel suo genere. L’ Eyo Demi, formazione arenacea rossastra, ci segnala il villaggio di Demi, costituito da pochissime palme e da povere abitazioni in terra. Questo nucleo abitato, situato in un ambiente assolutamente selvaggio ed inospitale, vive su l’esiguo commercio del “sale rosso cristallino”, ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale, che viene poi portato dalle carovane, soprattutto di Tebu Ounias, nelle oasi del sud e scambiato con generi alimentari di prima sussistenza (miglio, sorgo). Proseguimento con le saline di Teguedei rappresentano una delle maggiori aree, di approvvigionamento del prezioso minerale, del paese. Arriviamo infine a Ounianga. Il paesaggio è incredibile : laghi circondati da palmeti che spuntano insospettati dalla sabbia, formazioni rocciose di arenaria multicolore, dune gialle e arancioni che discendono fino all’acqua. Il più affascinante e inaspettato paesaggio sahariano. I laghi assumono colori che vanno dal blu al verde al rosso (a seconda del plancton presente al loro interno). Nell’area risiedono numerosi Bideyat e Ounias, popolazioni tipicamente nomadi.
GIORNI 12 – 13 – 14 -15
Ounianga – Oum Chalouba – Bahr El Ghazal – Ndjamena
Proseguiamo in direzione ovest in direzione Wadi Doum seguendo le tracce verso i pozzi di Mouso in un ambiente praticamente privo di insediamenti, con l’eccezione di qualche nomade arabo che vive essenzialmente di pastorizia. Raggiungiamo il letto del Bahr El Ghazal, antico emissari del Lago Chad. Questo con altri numerosi corsi d’acqua temporanei sono testimonianza dell’antico aspetto dell’area. Proseguimento per Massakory e infine arrivo a N’djamena. Day use in hotel. ( per partenze con Ethiopian pernottamento in hotel)
GIORNO 16
N’djamena – Volo – Italia
Partenza e coincidenza per l’Italia con Turkish Airlines imbarco nelle prime ore del mattino e arrivo in Italia il giorno stesso mentre con Ethiopian Airlines imbarco verso ora di pranzo e pernottamento in Volo
GIORNO 17 (con Ethiopian airlines)
Volo – Italia
Arrivo in Italia e fine dei nostri servizi.